L’anno che verrà, per Fiat sarà un anno davvero importante sotto l’aspetto grafico perché, dopo avere disegnato una tipica figura ribassista di testa-spalle, che ha prodotto una discesa ripida in appoggio sul critico supporto posto in area 3.35-3.25,  dovrà evitare di perderlo, per scongiurare d’ innestare un movimento direzionale down che lo porterà a nuovi e pesanti minimi. La dimostrazione dell’importanza del livello supportivo testato nella discesa è data, sia su compressione grafica giornaliera: transito della gann e obiettivo tempo prezzo, sia su grafico mensile in cui si evince la neck line di un più ampio testa e spalle ribassista in disegno dal settembre 2009 il cui potenziale down è impronunciabile e comunque molto pesante sul lungo periodo.

Siccome però il titolo è arrivato al test del supporto 3.30-3.25 in condizioni di eccesso di vendita è in atto un lento recupero che al momento è da considerare semplice pull-back, trovando come prima resistenza area 3.63-3.70, sopra la quale il titolo troverà spazio per allungare ulteriormente a copertura del gap down rimasto aperto nella fase discendente sistemato tra 3.84-3.91, che sarà anche il limite atteso del movimento rialzista in corso. Infatti, la discesa innestata dal massimo di settembre 2012 da 4.90, è avvenuta in un movimento impulsivo tale da originare un 5 composto di 5 onde: tre delle quali si disegnano nella direzione dell’impulso etichettate 1-3-5, mentre le altre due si evidenziano perchè sono in contro tendenza al movimento direzionale, dette comunemente correttive e, vengono etichettate 2-4. Quindi, la correttiva attesa verso la fascia critica 3.84-3.91, altro non è che onda 4, il cui potenziale up è pari a un rintracciamento del 50% del tratto perso da onda 3 calcolato prendendo a riferimento il massimo di onda 2 e il minimo di onda 3 equivalente a 3.897-90.

Se questo sarà lo scenario che nel concreto si realizzerà, Fiat da quest’area di recupero tenterà la riattivazione del down trend che porterà in disegno onda 5 il cui potenziale sarà compreso tra il 66%-100% del tratto di onda 3 che in assoluto è pari all’area 3.084-2.678, così da perforare l’importante livello supportivo a 3.30-25 che se non sarà riconquistato immediatamente avrà ripercussioni molto negative sullo sviluppo grafico di lungo termine, dando avvio e conferma al secondo testa-spalle su compressione mensile.

Di conseguenza Fiat, per evitare il nefasto movimento descritto, in questa fase di possibile recupero, dovrà dimostrare di avere benzina per riconquistare oltre che la copertura in toto del gap a 3.91, di riagganciare il massimo della lunga candela nera del 30 ottobre a 4.26 che altro non è un Engulfing down, pilastro portante della fase down in disegno.

Il superamento in modo stabile di questo livello , permetterà al titolo di evitare l’impostazione fortemente down e mettere le radici per dare avvio a un successivo allungo che lo porterà a testare la successiva resistenza posta a 4.45-4.60 e in seguito di tentare la scalata al massimo di settembre a 4.90 una volta che sarà vinta quota 4.65.

C’è da dire, che lo scenario up descritto, è più una speranza che un’effettiva probabilità di realizzo per via della struttura ribassista di lungo periodo del titolo che ha sempre disegnato un massimo inferiore da cui precipitare nel tentativo di segnare un minino più profondo confermando così la tendenza down in cui il titolo si muove dal lontano 1998.

Da questo scenario più propenso verso nuovi minimi che massimi superiori, l’operatività dovrà comunque essere in stretto trading e, soprattutto fintanto che non sarà visto sopra 4.26, in prevalenza short con stop sopra 4.26 in attesa di conferma da cui si potrà tornare a operare long.