Per molto tempo i partecipanti al mercato hanno discusso in merito alle diverse modalità di approccio per l’investimento in borsa.. I due filoni guida sono rispettivamente l’analisi fondamentale e l’analisi tecnica.
L’approccio fondamentale, come dice la stessa parala, si avvale di tutto ciò che fa parte di dati economici noti come “fondamentali” con lo scopo di predire la crescita dei profitti ed il trend del business delle azioni,nella certezza che un trend crescente dei profitti, in un contesto favorevole economico, debba prima o poi determinare una rivalutazione dell’azione presa in esame. Chi di questo metodo ne fa ragione d’investire,sarà convinto che il mercato non potrà essere previsto, eccetto che fattori di andamento generale per cui tutto sale o tutto scende. Di certo, questo tipo d’investitore, definito “cassettista”, negli ultimi 50 anni ha trovato ragione di essere poiché, economia e mercato azionario, soprattutto americano, sono cresciuti a braccetto dominando lo scenario mondiale . Certamente a posteriori questo tipo d’investitore, che ha mantenuto le azioni nel cassetto, si può dire fortunato visto che il trend di lungo periodo era decisamente orientato a rialzo.
Al contrario, il pensiero di base dell’approccio tecnico, è dare per scontato che prezzo e volumi scambiati riflettano molto tempo prima tutte le novità economiche e fondamentali rese pubbliche dalla stampa specializzata, qualunque importanza possano avere. Questo dipende dal fatto che tutti i collaboratori a partire dal consiglio di amministrazione, dal quadro dirigenti di una società viene a conoscenza delle prospettive generali della propria azienda e quindi della propria azione , molto tempo prima che ne sia reso pubblico l’andamento reale dei fondamentali. Queste persone solo di gran lunga nel loro campo, specialisti a raccogliere informazioni migliori rispetto a coloro che si definiscono esperti del mercato. Per cui, questi personaggi, per definizione insider, sapendo in anticipo se la loro azione è sopra o sotto valutata le vendono o le comprano, impiegando il massimo delle loro risorse. Il particolare modo con cui vendono e acquistano lascia evidente traccia sulle quotazioni e l’analista tecnico deve saperle individuare e valutarle. Un’azione non compie significative rivalutazioni se non dopo un periodo congruo di processo d’accumulazione o distribuzione sul mercato. E’ la compravendita di una determinata azione a determinare il saliscendi e fornire ogni parametro economico così l’approccio tecnico-grafico, rivelerà sempre la direzione del movimento dei corsi e, il trader tecnico in gamba, si posizionerà long su di un’azione in crescita e al contrario short su di un’altra in discesa ancor prima delle delle ragioni evidenti dell loro trend. Per cui, l’essenza dell’approccio tecnico è individuare le azioni che salgono e quelle che scendono. Infatti, tutte le perdite subite nel mercato, sono totalmente da imputare al fatto di non valutare o seguire il trend primario.Questo dovrebbe essere l’unico nostro scopo come speculatori o investitori: individuare la tendenza primaria. Per descrivere in modo semplice come si comporta un’azione in crescita, si noterebbe che per mantenere un trend al rialzo, alla fine di un ciclo di rialzo o di ribasso, l’azione deve segnare un nuovo massimo rispetto al precedente ciclo e un minimo di ciascuna correzione dovrà stabilirsi a un prezzo superiore al precedente. Si sta facendo riferimento a quel comportamento del prezzo noto come “massimi e minimi crescenti”. Ovviamente questo scritto vale, in senso contrario, anche per quell’azione in tendenza ribassista, per cui sarà caratterizzata da massimi e minimi decrescenti.
Nel valutare la forza e la durata di un movimento del mercato si dovrà tenere in prospettiva l’orizzonte temporale del proprio investimento.
Per cui investitori a lungo termine: dovrebbero solo controllare che i minimi delle correzioni non vadano al disotto dei precedenti a lungo termine, quindi del minimo dell’anno precedente, dell’ultimo trimestre e dell’ultimo mese.
Investitori di breve termine: controllano che non vengano violati i minimi delle settimane precedenti.
I day trader aggressivi: dovranno tenere sotto controllo ogni minimo e massimo giornaliero, ma soprattutto il, trading range degli ultimi tre giorni.
Gli strumenti dell’analisi tecnica aiuta nella determinazione del trend, nel seguire i vari cicli rialzo e ribasso sfruttando, secondo il proprio lasso temporale, i picchi di massimo dove uscire e le fasi di riaccumulazione alla fine di ciascuna correzione per rientrare, massimizzando il massimo risultato economico del cicli di lungo termine. Al contrario, l’investitore fondamentale sarà succube dei movimenti intermedi, rimanendo esposto ai venti contrai vendendo solo alla fine di un ciclo di lungo termine.
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